sabato 27 febbraio 2016

27 Febbraio 2016

E' il grande giorno. Il giorno dell'ultimo lunghissimo che conclude la prima fase della preparazione alla Maratona, la fase di carico. Da ora gli allenamenti saranno piú brevi ma ad intensitá superiori. Non dimentichiamo che Domenica prossima c'é la Mezza di Gorizia, ed io non intendo fare una passeggiata. Detto questo, oggi ci sarebbero tutte le condizioni per fare bene questo importantissimo allenamento. Fisicamente non ho problemi anche se ho giá nelle gambe piú di 32 km questa settimana, ed il meteo anche se non promette nulla di buono, é comunque accettabile. Nei primi km peró qualcosa non va. Cerco di essere concentrato solo sull'allenamento, sulla strada da percorrere, ma il rettilineo senza fine che porta ad Aquileia non aiuta per niente, e poi tutta una serie di dolori e fastidi che vanno e vengono, prima l'inguine a sinistra, poi il ginocchio, poi il polpaccio. Mi trovo cosí a dover rallentare e percorrere alcuni tratti di strada anche a 5.50/6 al km. E poi c'é quella maledetta borraccia che, nella cintura in vita, non riesce a stare ferma. Prima va a destra, poi davanti. La giro e scivola a sinistra. Davvero fastidiosissima. Solo dopo la prima ora di corsa, nella quale ho percorso circa 10,5 km riesco finalmente a trovare un ritmo piacevole. Ogni tanto qualche goccia di pioggia finisce sul viso e visto che fa un po' freddo, la sensazione non é piacevole come al solito. Verso il km 14 raggiungo il lungo ponte che collega Belvedere a Grado. Correre con la vista incantevole del mare mi dá nuova linfa e il panorama mi fa pensare una volta di piú a quanto meraviglioso é questo sport. Al km 18, visto che l'allenamento in previsione é di 36, torno indietro e i successivi 4 km sono infernali. Un vento fortissimo e freddo mi impedisce di respirare. Quello che in precedenza aveva forse contribuito a darmi un ritmo buono ora é un nemico in piú da affrontare. Assumo il primo gel e tiro sulla bocca e sul naso lo scaldacollo. Tornato sul lungo rettilineo della ciclabile che porta da Belvedere ad Aquileia, insolitamente deserta, beh spiegabile forse col fatto che ha cominciato a piovere con una certa insistenza, mi accorgo di aver giá valicato le due ore di allenamento. Penso al fatto che toccate le tre ore potró camminare un po' e la cosa mi dá un po' di sollievo. I km che inizialmente passavano veloci, ora sono diventati macigni. Forse perché guardo piú spesso il crono, forse perché, inconsapevolmente, ho tirato un po' il fiato. Alle 2 ore e 40 minuti ho percorso poco piú di 27 km. Comincia il countdown. Prendo un altro gel ed un km dopo bevo un altro po'. Concludo le tre ore percorrendo circa 31,4km. Oramai vedo la meta vicina. Cammino per un km ad una andatura di circa 8,5min/km e poi corro per un altro km a circa 6.00. E vado avanti cosí fino al termine. Le gambe sono durissime, sembra di alzarle con dei pesi da 10kg legati ai polpacci. Ma oramai potrei proseguire per tanto ancora. Se le gambe sono pesanti, il resto del corpo é leggerissimo. Sembra di guardarmi da fuori, non di vivere questo salto nel buio per la prima volta. E cosí concludo con grande soddisfazione i miei 36 km in poco meno di 3h 35min ad una media di 5.57. Adesso un po' di riposo.....la settimana prossima vediamo di preparare al meglio la mezza e poi riprendiamo il grande viaggio. -30 Alla prossima......

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