domenica 6 marzo 2016

06 Marzo 2016

Estremamente felice. Non posso che condensare in queste due parole lo stato d'animo seguito alla prestazione nella mezza Maratona di Gorizia. Dubbi, paure, incertezze, tutto spazzato via dal primato personale migliorato di oltre 2 minuti, per la precisione 2m e 27s. Impensabile alla vigilia, con i carichi di lavoro delle scorse settimane, con il meteo ballerino, con il percorso troppo nervoso. Ed invece spunta fuori un 1.43.03. Probabilmente un tempo che avrei firmato di fare a Maggio quando punteró alla Bavisela, quella sí per il primato personale. Ho cercato di darmi delle spiegazioni, indubbiamente il lavoro in allenamento paga, e forse i 4 allenamenti a settimana, la mole di km sciroppati negli ultimi due mesi, il volume kilometrico sorbito dalle gambe ha contribuito al miglioramento, ma bisogna pur pensare che tutto questo é finalizzato alla maratona del 28 Marzo. Questo doveva pur sempre essere un allenamento. E invece allenamento non é stato. É stata gara vera. Era poi la prima in casacca Fincantieri. Il raduno pre-gara, un bel momento gioviale. Foto di gruppo con la squadra e chiacchierate con amici, tra cui Piero che ho rivisto volentieri e con cui mi sono intrattenuto fino allo sparo, hanno contribuito a stemperare la tensione che quasi sempre prende prima del via. La partenza sul pavé di Corso Italia ed il ritmo tenuto alto sin dalle prime falcate mi avevano fatto intravedere la possibilitá che si potesse fare qualcosa di buono. Dopo qualche km nel centro cittadino si é giá creato un lungo serpentone di atleti. Per fortuna la sede stradale é abbastanza larga e non ci sono problemi di rallentamenti. Poco dopo si entra in Slovenia  attraverso il valico di San Pietro e da lí nell'abitato di Sempeter. In un attimo si é giá a metá gara. Ai ristori prendo un bicchiere d'acqua, non fa caldo, ma avverto la necessitá della piacevole sensazione che dá sulle labbra la bevanda fresca. Prendo anche un gel. Non ce ne sarebbe bisogno in una mezza, ma male non fa ed aiuta a spezzare la monotonia della gara che offre peró sulla ciclabile che porta a Salcano e Nova Gorica, un paesaggio rilassante e completamente nuovo per me. Ad eccezione del km 11 fatto a 5.10, complice qualche salitella e il ristoro, il resto della gara é tutta tra i 4.50 e i 4.55. Il rientro in Italia dal valico di via degli Scogli e la parte finale nel centro cittadino mi fanno pregustare la grande gioia che esplode sulla linea di arrivo posizionata in Piazza Battisti. Ritmo medio finale 4.53 al km. Ritiro la medaglia e consegno il chip. Si torna a casa dopo il ristoro finale con una grande convinzione ed una nuova consapevolezza. Ho lavorato bene, sto lavorando bene ed il 28 Marzo non potrá andare male nulla. -22. Alla prossima.......

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