domenica 17 aprile 2016

17 Aprile 2016 Corritrieste

Ci voleva proprio una gara sui 10 km peraltro non assolutamente preventivata nella programmazione della stagione. E' capitata così, all'improvviso, leggendo un post su Facebook. E ho nicchiato parecchio prima di decidermi se parteciparvi o meno. Dopo la Maratona dell' Unesco che tanto mi ha regalato a livello emozionale e una settimana prima della gara che affronterò sul lago d'Iseo da Sarnico a Lovere che forse altrettante emozioni regalerà per lo splendido contesto naturalistico nel quale si svolge, era difficile trovare motivazioni e soprattutto spazio per altre gare tra impegni lavorativi e familiari. Complice quindi anche l'essere libero dal lavoro, il buon meteo e la compresenza di una gara non competitiva sulla distanza di 5 km affiancata alla competitiva da 10 km, decido che forse non è male l'idea di una gita fuori porta con tutta la famiglia così da coinvolgere anche moglie e figlio e passare mezza giornata nella splendida cornice triestina. Peraltro una gara da 10 km è una sfida che ho avuto il piacere di affrontare una sola volta, in quel di Jesolo, e di cui ho bisogno per confermare i miglioramenti avuti nelle distanze maggiori. Purtroppo l'ultima settimana è stata un po' tormentata, tanto da farmi saltare l'ultimo allenamento previsto Venerdì, a causa di un fastidio al polpaccio, sopportabile certo, ma tale da rendermi quasi a mezzo servizio. O almeno così credevo. Ma andiamo con ordine. Sveglia presto, come ogni volta prima di una gara, a maggior ragione stamattina che dobbiamo prepararci in tre. Trieste non è poi così distante, meno di un'ora da casa, ma oltre a ritirare il mio pettorale devo iscrivere il resto della truppa alla corsa non competitiva e devo trovare parcheggio in una città che certamente non brilla sotto questo aspetto, quindi ho programmato la giornata in modo da arrivare sul posto con congruo anticipo. Ed in effetti la scelta ha pienamente pagato. Arrivati alle 8.30 a Trieste riesco a trovare parcheggio praticamente a ridosso dell'arrivo, a meno di 100 metri dalla partenza e direttamente sulla grande e meravigliosa Piazza dell'Unità ove è ubicato il luogo deputato al ritiro dei pettorali e alle iscrizioni. Nessuna fila per strada, per parcheggiare e per completare le piccole formalità pre-gara. Ottimo inizio. Solo una ventina di minuti dopo la zona comincia a popolarsi. Cominciano ad arrivare anche i compagni di squadra alla spicciolata. Dopo un buon caffè scroccato al presidente perchè ho dimenticato il portafoglio in auto e una piacevole chiacchierata con alcuni di loro è già ora del riscaldamento. Oggi il riscaldamento ha davvero un'importanza elevata, vuoi per i problemi fisici degli ultimi giorni, vuoi perchè il ritmo sarà sostenuto fin dalle prime battute. Brutta bestia la 10km, davvero complicata da gestire e da interpretare. Partirò col ritmo di 4.40 min/km e poi vedrò se è il caso di rallentare oppure se starò così bene da tentare di aumentarlo. La famiglia l'ho salutata da qualche minuto, loro partiranno dietro. Conto di incrociarli lungo il percorso visto che è lo stesso sia per la non competitiva che per la competitiva che lo ripeterà due volte. Alle 9.30 lo sparo puntualissimo sancisce l'inizio delle ostilità. I treni davanti volano già via ed è incredibile vedere quanta gente mi passi nonostante stia mantenendo un ritmo per me già bello sostenuto. Passo al primo km a 4.36. Dovessi riuscire a mantenerlo fino alla fine sarebbe un grandissimo successo personale con un miglioramento di quasi un minuto sul mio miglior tempo sulla distanza. Il percorso non è nemmeno male. Dopo la partenza nei pressi della Scala Reale esattamente di fronte alla già decantata Piazza dell'Unità si percorre un tratto della Riva III Novembre e si entra nel Porto vecchio dove si snoda praticamente tutto il resto della gara. Si esce soltanto dopo aver completato il quarto ed il nono km per percorrere il rettilineo che porta al traguardo posizionato lì da dove si è partiti. Davvero coinvolgente il ritmo della musica che dopo quasi metà del primo giro irrompe sul percorso. Una bella nota di colore. A conti fatti non siamo nemmeno tantissimi, circa 300 tra competitiva e non competitiva, ma il fatto che il percorso in linea è di soli 2,5 km fa si che sembri di essere in numero maggiore. Al terzo km circa incrocio moglie e figlio e dentro di me comincio a pensare che possa essere la giornata giusta per fare un bel tempo visto che il ritmo continua ad oscillare tra i 4.30 e i 4.35. Passo al km 5, alla fine del primo giro, quando ha termine la gara non competitiva, a 22.36. Nuovo primato personale sui 5 km. Ho anche sete, ma decido di non fermarmi al ristoro e di proseguire visto che sto bene e sto mantenendo un ritmo insperato prima della partenza. Anche il fastidio al polpaccio è svanito. I km passano ma non così velocemente come vorrei. Lungo il percorso simpatici animatori con le sparabolle di sapone e i palloncini allietano il passaggio dei bambini e, perchè no, anche dei più grandicelli. Immagino Cristian già conquistato da questi improvvisati artisti; lo incrocio con la moglie poco più avanti, che mi fa una linguaccia e va a guadagnarsi la sua spada palloncino che esibirà fiero all'arrivo. Passato all'ottavo km ho ormai la convinzione che farò il mio record personale ma anche che questi ultimi due km saranno particolarmente lunghi. Uscito dal Porto Vecchio parto in allungo, supero di slancio un paio di atleti e mi lancio nello sprint finale, forse però sono partito troppo lungo, vengo risuperato da uno degli atleti precedenti e concludo il km 10 a 4.20 con un tempo finale di gara di 45.11 ad una media di 4.31, praticamente il ritmo a cui di solito faccio le ripetute dei 2000 m. Record personale migliorato di quasi 2 minuti. Con grande soddisfazione mi reco al ristoro dove ritrovo Cristian e Miky ed il resto della squadra. Dopo una breve chiacchierata, qualche foto si decide per una birretta in un bar del centro tutti assieme. Si torna a casa verso mezzogiorno con Sarnico all'orizzonte. Alla prossima.....

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